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Brescia (pronuncia /ˈbreʃːa/[5][6] ascolta[?·info], localmente [ˈbreːʃa], Brèsa o Bressa in dialetto bresciano, pronuncia /ˈbrɛsa/, localmente [ˈbrɛsɑ] o [ˈbrɛhɑ][7]) è un comune italiano di 196 757 abitanti,[2] capoluogo dell’omonima provincia in Lombardia. È il secondo comune della regione per popolazione, dopo Milano, e rientra nei venti comuni più popolosi d’Italia.
Antica città le cui origini risalgono a oltre 3 200 anni fa, Brescia possiede un cospicuo patrimonio artistico e architettonico: i suoi monumenti d’epoca romana e longobarda sono stati dichiarati dall’UNESCO Patrimonio mondiale dell’umanità. Attiva nei settori della manifattura, dell’industria metalmeccanica, tessile, chimica e alimentare, è tra i principali centri economico-produttivi d’Italia ed è conosciuta per la celebre corsa d’auto d’epoca Mille Miglia e per la produzione del Franciacorta.
La città di Brescia è soprannominata “La Leonessa”, originariamente per il valore e l’attaccamento dimostrato verso la repubblica veneta: nel 1438, a tal proposito, lo stesso Senato veneto proclamò la città di Brescia “Leonessa e degna sposa del Leone” conferendole il titolo di “Brixia Fidelis fidei et Iustitiae”, titolo fieramente riportato sul fronte del palazzo della Loggia.
Brescia sorge nell’alta Pianura Padana allo sbocco della Val Trompia, ai piedi del monte Maddalena e del colle Cidneo.
Il territorio – delimitato a nord dalle Prealpi Bresciane, ad est dalle Prealpi Gardesane e a ovest dai territori della Franciacorta – è in maggior parte pianeggiante; tuttavia tutto il versante sud del Monte Maddalena (compresa la cima) ricade nel territorio comunale, così che il comune di Brescia si trova ad avere un’escursione altimetrica di 770 metri.[9]
Il centro storico è racchiuso nel perimetro della cinta muraria di epoca veneta, abbattuta tra la seconda metà dell’Ottocento e gli anni venti del Novecento[10], ed è sovrastato dal colle Cidneo sul quale è ben visibile il castello di Brescia. Il resto della città si espande geograficamente e visivamente su tutto il territorio circostante, racchiuso dalla cinta di monti prealpini, come il Monte Maddalena (ad est), ed il Monte Sant’Onofrio (a nord), anche se quest’ultimo non fa geograficamente parte del territorio cittadino, bensì dei comuni dell’hinterland Bovezzo, Lumezzane, Concesio e Nave.
Il rischio sismico di Brescia secondo l’ordinanza PCM 3.274 del 20/03/2003 è riconducibile alla zona 3, ovvero di bassa sismicità;[11][12] tuttavia nei secoli passati non mancarono episodi di rilievo che coinvolsero la città, fra questi si ricorda il terremoto di Brescia del 25 dicembre 1222.