GALLERIA DI DICEMBRE
Fasano (BR)
Cittadina marinara affacciata sull’Adriatico, Fasano ha un centro storico che accoglie i passi dei visitatori con le sue vie strette e caratteristiche, con le case bianche, gli archi e le sue piccole piazze. La vita di Fasano, da sempre, si intreccia col mare e oggi il suo paesaggio marittimo è valorizzato e tutelato: dal 2011 Bandiera Blu, le sue spiagge alternano scogli bassi a lunghi e soffici tratti sabbiosi e la natura è la vera protagonista, in questo luogo dove mare significa autenticità. Fa parte della cittadina, la località Torre Canne, immersa nel Parco Naturale Dune Costiere da Torre Canne a Torre San Leonardo e caratterizzata da quello che è diventato il suo simbolo: il faro che illumina a intermittenza la costa, segnale per i naviganti, metafora di un porto sicuro dopo i lunghi viaggi in balia delle onde.
Campolongo di Cadore (SO)
Campolongo di Cadore fa parte del comune di Santo Stefano di Cadore, in provincia di Belluno, nella regione Veneto.
Grindelwald (Svizzera)
Cittadina svizzera di 3500 abitanti, nel cantone di Berna (Oberland) e nel distretto di Interlaken, a 1057 m. s. m., che deve la sua fama alla meravigliosa posizione che occupa nella vallata omonima e rispetto ai massicci montuosi circostanti. Il suo comune consta di sette frazioni, provviste tutte di ottimi alberghi, aperti in tutte le stagioni dell’anno e serviti dalle due ferrovie alpine Interlaken-Grindelwald e Lauterbrunnen – Grindelwald. Il clima è freddo, ma asciutto e privo di nebbie. È eccellente centro turistico.
Castelluccio di Norcia (PG)
Centro in prov. di Perugia, nel comune di Norcia, situato a 1452 m s.l.m. sul versante occidentale dei Monti Sibillini. Dà nome ai piani di Castelluccio, ampie conche carsiche con fondo alluvionale. La più ampia, detta Piano Grande, ha una superficie di circa 14 km2.
Monte Cucco (PG)
Il Monte Cucco (1.566 m s.l.m.) è una montagna situata in Italia, lungo l’Appennino Umbro-Marchigiano, nell’area dell’Appennino Gualdese compreso nel territorio dei comuni umbri di Costacciaro, Scheggia e Pascelupo, Sigillo, Fossato di Vico, Gualdo Tadino e Nocera Umbra. Dal 1995 è divenuta area protetta con il nome di Parco del Monte Cucco.
Assisi (PG)
Assisi è un comune italiano di 27 443 abitanti della provincia di Perugia in Umbria;È nota per essere la città in cui vissero e morirono san Francesco, patrono d’Italia, e santa Chiara. La città di Assisi è situata sul versante nord-occidentale del monte Subasio, in posizione moderatamente rialzata rispetto alla Valle Umbra settentrionale, a circa 26 km a sudest di Perugia.
Perugia (PG)
Comune dell’Umbria (449,5 km2 con 164.880 ab. nel 2020), capoluogo provinciale e regionale. È posta su un colle a 493 m s.l.m. nella Valle Tiberina, presso l’incrocio di importanti vie di comunicazione, che la collegano con il Lazio e l’Emilia attraverso la valle del Tevere, con la Toscana (Val di Chiana) e con le città dell’Umbria orientale e delle Marche (Ancona).
Troia (FG)
Troia Comune della prov. di Foggia (167,2 km2 con 7341 ab. nel 2008, detti Troiani). Il centro è posto a 439 m s.l.m., su un colle dominante il Tavoliere nel suo estremo orientale.
Asiago (VI)
Asiago è un comune italiano di 6 215 abitanti della provincia di Vicenza in Veneto. Centro principale dell’Altopiano dei Sette Comuni, al confine con il Trentino, fu un tempo capitale della Spettabile Reggenza dei Sette Comuni. Asiago si trovava, dopo l’Offensiva di Primavera nella prima guerra mondiale, nella terra di nessuno e subì dei terribili bombardamenti che la rasero completamente al suolo. È una nota località per il turismo invernale (in particolare per lo sci nordico) e il turismo estivo (escursionismo, mountain bike), la più importante dell’altopiano. Asiago lega inoltre il suo nome a prodotti caseari noti in tutto il mondo.
Serramazzoni (MO)
Serramazzoni Comune della prov. di Modena (fino al 1948 Monfestino in S.; 93,3 km2 con 8066 ab. nel 2008). Il centro è situato a 791 m s.l.m. sulla strada dell’Abetone. Luogo di villeggiatura estiva. Nel territorio, il castello di Monfestino.
Passo del Muraglione (FI)
(o di S. Godenzo) Valico dell’Appennino Tosco-Romagnolo (907 m) tra la valle romagnola del Montone e quella toscana del Fosso di S. Godenzo. Lo traversa la strada (aperta nella seconda metà del 18° sec.) che congiunge Forlì con Pontassieve (92 km) e quindi Firenze (110 km).
Campigna (FC)
Stazione forestale e climatica in prov. di Forlì-Cesena, nel comune di Santa Sofia, nell’Appennino Tosco-Emiliano (➔ Foreste Casentinesi – Monte Falterona – Campigna, Parco Nazionale delle).
Monte Catria (PU)
Rilievo dell’Appennino Umbro-Marchigiano (1701 m), tra il fiume Cesano e il torrente Burano. Sulle pendici settentrionali del monte, in un ampio bosco, si trova il monastero di Santa Croce di Fonte Avellana.
Monte Subasio (PG)
Subasio Monte dell’Appennino Umbro-Marchigiano (1290 m s.l.m.), che si eleva a SE di Assisi. È cosparso di numerose doline di origine carsica. A mezza strada fra Assisi e la vetta, l’eremo francescano delle Carceri dove, in una grotta, s. Francesco si ritirava in preghiera
Monte Terrninillo (RI)
Notissimo massiccio calcareo dell’Italia centrale, a NE. di Rieti, a confine fra la Sabina e l’Abruzzo. A ovest scende assai ripido sulla piana faggete (Bosco di Vallonina a nord); le zone culminali sono occupate da pascoli o anche del tutto nude. Il Terminillo, visibile da lungi (anche da Roma), è da tempo meta preferita di ascensioni alpinistiche. ed ora è divenuto campo frequentatissimo
Sabaudia (LT)
Comune della prov. di Latina (144,3 km2 con 18.548 ab. nel 2008). La cittadina è situata a E dell’estremità settentrionale del lago omonimo.
Monte Velino (AQ)
Velino Monte dell’Appennino Centrale (2487 m) che s’innalza con ripido pendio e pareti rocciose dai Campi Palentini con un dislivello di roccia. Dà il nome a una sezione dell’Appennino Centrale (la catena del M. Velino), della quale costituisce la vetta principale, situata a cavallo tra il Lazio e l’Abruzzo. Comprende numerose cime superiori ai 1500 m (Cafornia, Puzzillo, Mozzone, Nuria ecc.).
Monte Vettore (PG)
Cima, la più alta (2.476 m) del gruppo dei Sibillini, nell’Appennino Centrale, al confine tra Umbria e Marche, quasi all’estremità merid. del gruppo. Verso O è limitato da una profonda valle, alla cui testata è il Lago di Pilato.
Monte Amiata (SI)
Montagna (1.734 m) della Toscana merid., isolata tra le valli dell’Orcia, del Fiora e del Paglia; è formato da un cono vulcanico trachitico di età postpliocenica, circondato da tufi e poggiante su terreni calcarei e marnosi. È noto per le miniere di solfuro di mercurio (cinabro), già sfruttate in età etrusca, ma attualmente inattive.
Corno alle Scale (BO)
Comune dell’Emilia (140,86 km2 con 395.416 ab. nel 2020, detti Bolognesi), città metropolitana e capoluogo della regione Emilia-Romagna. È posta sulla Via Emilia, a 54 m s.l.m., allo sbocco della valle collinosa e montana include una sezione del versante adriatico dell’Appennino, di cui sale fino al crinale, culminando nel Corno alle Scale (1945 m), intagliata dalla valle del Reno e da altre, confluenti o parallele, con direzione NE. Alcuni dei
Majelletta (IS)
Gruppo montuoso abruzzese, il più importante dell’Appennino Centrale dopo quello del Gran Sasso; è costituito da una lunga dorsale orientata da N a S tra i bacini dei fiumi Pescara e Sangro. È delimitata, partendo dai Piani di Pescocostanzo: dalla Valle Frentana fin nei pressi di Casoli, poi dalla valle del fosso Laio fino a Guardiagrele e da un limite geologico tra calcari e terreni argilloso-arenacei fino al Pescara, dalla valle del Pescara, da quella dell’Orte e infine da una serie di campi carsici che per Campo di Giove si collegano a quelli di Pescocostanzo. Culmina nel Monte Amaro (2793 m), nella parte mediana della dorsale (superano i 2000 m anche altre vette fra cui l’Acquaviva, 2737 m).
Monte Legnoncino (LC)
Il Monte Legnoncino è la seconda vetta del gruppo del Legnone con 1.714 m s.l.m., dopo il Monte Legnone, di cui è gemella.
Prato Nevoso (CN)
Prato Nevoso (o anche Pratonevoso) è una località sciistica, frazione del comune di Frabosa Sottana, in provincia di Cuneo, nei pressi di Mondovì, facente parte del Mondolè Ski.
Monte Grappa (VI)
Monte (1779 m) delle Prealpi Venete. È al centro del Massiccio del Grappa, che si erge isolato tra le valli del Brenta e del Cismon a O, il Piave a E, la pianura veneta a S e il solco Arsiè-Feltre a N. Nei settori meridionale e occidentale si presenta scosceso fino a ca. 1000 m e formato più in alto da dossi tondeggianti, mentre verso N e verso E ha fianchi meno ripidi. Una strada costruita nel 1916-17 (strada Cadorna) conduce fino alla vetta, presso la quale si trovano un grande ossario e una cappella (con la Madonnina del Grappa).
Arabba (BL)
Arabba è una frazione del comune di Livinallongo del Col di Lana, in provincia di Belluno. Questa località si trova a 1602 metri di altezza tra il Passo Pordoi e il Passo di Campolongo, ai piedi dell’imponente Gruppo del Sella. Il vicino comune di Corvara è raggiungibile attraverso il Passo di Campolongo e la Val di Fassa attraverso il Passo Pordoi.
Bucenica (SLOVENIA)
Modreuzza (in sloveno Modrejce) è un paese della Slovenia, frazione del comune di Tolmino.
La località si trova nell’alta valle del fiume Isonzo a 172,6 metri s.l.m.
Campo di Giove (AQ)
Campo di Giove (m.1064) è il centro abitato più in quota dell’intero Parco Nazionale della Maiella. Raggiungibile comodamente da Sulmona (Linea autobus TUA), il paese ha origini antichissime e sorge ai margini di un altopiano, un tempo era esteso lago morenico, che ha l’aspetto di vallata alpina. Campo di Giove, alle pendici occidentali della Maiella, è dominato a occidente dal Monte Amaro, dalla Tavola Rotonda e dalla affilata cresta M. Porrara. Tradizionale località di soggiorno estivo e invernale, Campo di Giove è da sempre il campo base per l’ascesa alla parte sommitale della Majella. Il paese è circondato da pascoli montani, pinete ed estese faggete ricche di fauna e flora di pregio. A meno di un km dal paese il minuscolo lago Ticino, residuo di un lago morenico ben più ampio; questo specchio d’acqua costituisce oggi l’unico habitat lentico dell’intero parco Nazionale della Maiella. Campo di Giove è la località dove è stato costruito il PineCube© l’osservatorio per il paesaggio e la fauna più esclusivo d’Italia.
Il Centro Informazioni è ospitato al piano terra dell’imponente Palazzo Nanni (XVII) nella piazza principale del paese ed è anche il punto di partenza di numerose escursioni guidate e di attività alla scoperta del parco.ino.
Roccaraso (AQ)
Situata a 1236 metri di altitudine tra il Parco della Maiella e il Parco Nazionale d’Abruzzo, Roccaraso è una rinomata località sciistica invernale che richiama turisti sia dal centro che dal sud Italia. La città è sorta verso la fine del X secolo attorno al torrente Rasinus da cui deriva il nome di Rocca Rasini che poi è diventato Roccaraso. Per lungo tempo questa è stata una piccola cittadina la cui economia si è basata sull’agricoltura e sul pascolo, mentre ora si presenta come una nota destinazione turistica. Roccaraso è considerata la porta d’ingresso meridionale per l’Altopiano delle Cinque Miglia ed è nota per essere una delle mete sciistiche più importanti ed attrezzate di tutto l’Appennino, ma la città, grazie al suo patrimonio naturale, richiama turisti da tutta Italia anche durante la stagione estiva. – https://turismo.abruzzo.it/laquila/roccaraso/
Caserta (CE)
Le origini dell’odierna Caserta (il nome deriverebbe da Casa hirta “Casa erta”) vanno ricercate in una borgata che sorge a NE. della città, e a circa 7 km. di distanza, cioè nella piccola borgata di Casertavecchia, che, a 400 m. s. m., si trova sul pendio del M. Virgo (620 m.), in quel gruppo di alture che è compreso fra il M. Tifata e il M. Longano e al quale alcuni dànno per l’appunto il nome di monti di Caserta, ma che i più (comprendendo il Tifata stesso) distinguono col nome di monti Tifatini. Casertavecchia è ora un minuscolo centro abitato (257 ab.), frazione del comune stesso di Caserta; la nuova Caserta sorse nel piano, al posto dell’antico villaggio della Torre; essa si sviluppò a scapito del vecchio centro, da cui scese, col nome del paese, una parte della popolazione e in cui finirono col trasferirsi (nel 1842) i vescovi di Caserta, i quali avevano pur essi abbandonato il vecchio paese oramai in piena decadenza, ma si erano per lungo tempo fermati nel casale di Falciano, in prossimità del villaggio della Torre.
Brittoli (PE)
Una manciata di case adagiate su un’altura. Da una parte la Majella, dall’altra le contrafforti più meridionali del Gran Sasso, il Monte Cappucciata a guardargli le spalle e davanti una distesa di dolci colline che si allungano fino al mare. È Brittoli, borgo di 277 anime, a 780 m sul livello del mare, al confine tra la provincia di Pescara e quella dell’Aquila, lungo l’antica via commerciale e tratturale che univa un tempo le due città.
Caramanico (PE)
Piccola ma suggestiva cittadina di origine medioevale, Caramanico Terme si trova a 650 metri di altitudine nel cuore del Parco Nazionale della Majella ed è nota per essere un importante centro termale. Situata nella lussureggiante Valle dell’Orfento, Caramanico è un borgo che rientra nel Club “I Borghi più belli d’Italia” ed è una meta che sa coniugare alla perfezione soggiorni all’insegna del relax e della natura. L’attuale nucleo urbano sembra sia nato nel medioevo attorno al VII secolo ed stato costruito seguendo le esigenze urbanistiche del tempo con un castello posto sulla sommità del colle e il centro abitato protetto da mura, torri e portoni di accesso. Grazie alla sua posizione la città svolgeva un importante ruolo strategico dato che costituiva una via d’accesso a Napoli per coloro che provenivano dalla via Tiburtina-Valeria-Claudia. – https://turismo.abruzzo.it/pescara/caramanico-terme/
Campitello Matese (CB)
Uno dei più importanti gruppi dell’appennino è il massiccio del Matese, il più antico del Molise, con cime che raggiungono anche i 2000 metri di altezza e con un’estensione territoriale di oltre 1000 Kmq. Il Matese è famoso per il fenomeno del carsismo, che ha dato vita a numerose grotte tra le più importanti d’Italia, meta di molti speleologi. La principale località turistica è Campitello Matese, una delle più famose e attrezzate stazioni sciistiche dell’Italia centro-meridionale. Si trova su un pianoro a 1429 metri di altezza dal quale si erge il Monte Miletto, la cima più alta in regione (2.050 mt.), lungo le cui pendici si snodano circa 40 km di piste per lo sci alpino, servite da due seggiovie e cinque sciovie. La stazione offre tutti i confort per un piacevole soggiorno. Campitello è molto apprezzata anche nel periodo estivo poiché consente escursioni naturalistiche, in particolare nelle vicine oasi WWF di Guardiaregia e Campochiaro. A Guardiaregia si trova un interessante centro visite, mentre il sentiero-natura, che inizia a monte del paese permette di affacciarsi sulle gole del Quirino e sulla cascata di San Nicola, fino a raggiungere le vette più alte: il Monte Mutria e gli imbocchi del Pozzo della Neve, la grotta più profonda del centro-sud, e dell’abisso di Cul di Bove. Le vette del Matese offrono uno straordinario panorama: dal Monte Miletto, dalla Gallinola e dal Monte Mutria, è possibile ammirare la Majella e il Vesuvio, il vulcano di Roccamonfina e il Parco di Abruzzo, i monti dell’Irpinia e il Gargano. Oltre che a piedi, carrarecce e strade bianche possono essere percorse, da maggio a ottobre, in mountain bike o a cavallo, e con la montagna innevata si trasformano in bellissimi itinerari da percorrere sulle racchette da neve oppure con gli sci da fondo.
Pescocostanzo (AQ)
Membro del Club “I borghi più belli d’Italia”, Pescocostanzo è un paesino ordinato e ben curato che si trova all’interno del Parco della Maiella. La cittadina è situata ad un’altitudine di 1395 metri ed è nota per essere una delle mete sciistiche più importanti ed attrezzate di tutto l’Abruzzo; tuttavia Pescocostanzo, grazie al suo meraviglioso patrimonio naturale, richiama turisti anche durante la stagione estiva. Trovandosi alle pendici del Monte Calvario (1743 metri) e facendo parte della comunità montana Alto Sangro e dell’altopiano delle Cinquemiglia, Pescocostanzo consente di organizzare un soggiorno all’insegna di sport, natura, cultura e relax. La città sembra essere nata attorno al X secolo e secondo diverse testimonianze nell’XI secolo rientrava tra i territori posti sotto il controllo dell’Abbazia di Montecassino. Pescocostanzo era una città dalla posizione davvero strategica lungo la famosa “via degli Abruzzi”. La sua collocazione, unita alla presenza di un’alta richiesta da parte della borghesia locale, convinse diversi maestri artigiani lombardi a trasferirsi in questi territori. – https://turismo.abruzzo.it/laquila/pescocostanzo/
Passolanciano (CH)
Il comprensorio sciistico di Passolanciano-Maielletta, posto all’estremità settentrionale del crinale principale della Maiella, tra i comuni di Lettomanoppello, Pretoro, Rapino, Roccamorice e Serramonacesca, è raggiungibile dalla costa in meno di un’ora.
Divenuto celebre per i suoi panorami che spaziano dalle piste fino al mare Adriatico e per l’ottimo innevamento, il bacino sciistico sale dai 1318 m di Passolanciano, con piste che si snodano in una folta faggeta fino ai 1995 m della Majelletta.
A completamento dell’offerta, 7 km di tracciati soddisfano gli amanti di sci escursionismo e ciaspole.
Castiglione Messe Marino (CH)
Castiglione Messer Marino è un piccolo comune della provincia di Chieti in Abruzzo. Fa parte della Comunità montana Alto Vastese. Di storia antica e nobili tradizioni Castiglione è un punto di riferimento per l’economia e la cultura del comprensorio vastese. Le sue origini risalgono al XII secolo, fra il XIII e il XIX secolo fece parte del Regno di Napoli. Ricca di monumenti e architetture religiose rappresenta un’ottima scelta per tutti gli appassionati delle città antiche e per gli amanti della natura. Tra i luoghi caratteristici, oltre al prezioso borgo, la chiesa di S. Maria del Monte , una chiesa rurale situata in località Lupara a circa 1200m, poco più a valle rispetto al complesso militare di Castelfraiano.
Capracotta (IS)
Con i suoi oltre 1400 metri di altitudine, Capracotta è il comune più alto dell’Appennino. La sua vetta più imponente è Monte Campo, che supera i 1700 metri sul livello del mare.
Località sciistica di rilevanza nazionale, Capracotta è conosciuta anche per la manifestazione che si svolge la prima domenica di agosto in località Prato Gentile “La Pezzata”. Si tratta di un evento che ruota attorno a un piatto tipico, la pecora bollita, una tradizione che risale alle antiche transumanze che attraversavano il territorio. I monti sono ricchi di altri prodotti tipici legati alla pastorizia. Uno di questi è il pecorino che si fa risalire addirittura ai sanniti.
Da non perdere, inoltre, sono il Giardino della Flora Appenninica, uno dei pochi esempi di “orto botanico naturale” esistenti in Italia e, nel centro storico, il Palazzo Baronale e la Chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta in Cielo, di architettura tipicamente montana.
Campobasso (CB)
La città di Campobasso, situata a 700 m. s.l.m., ha origini longobarde e, forse, esisteva già nell’VIII secolo con una propria cinta difensiva edificata sui resti di un’antica fortificazione sannita; il suo nome deriverebbe da Campus Vassorum, il luogo dove risiedevano i vassalli.
Il borgo antico, di origine medievale, si adagia sul pendio di un colle, detto Monte, dominato dal castello Monforte: vicoli e scalinate lunghe e tortuose, abitazioni storiche con i caratteristici cortiletti interni, portali in pietra ricchi di decorazioni, stemmi e figure allegoriche, invitano il turista all’esplorazione e alla scoperta. Chiese di diversa epoca si incontrano nel percorso: le chiese medievali di San Giorgio, con i suoi affreschi trecenteschi e di San Bartolomeo, la chiesa romanica di San Leonardo, la chiesa di Sant’Antonio Abate, che custodisce un bellissimo altare maggiore e un organo del 1696 e la chiesa di Santa Maria della Croce, sede dell’antica confraternita dei Crociati. Il Museo Provinciale Sannitico, nello splendido palazzo Mazzarotta, offre un viaggio nel passato con la sua preziosa collezione di reperti sanniti.
Roio del Sangro (CH)
Nella media valle del Sangro, su uno sperone di roccia alle falde del Monte Lupara, sorge il piccolo comune di Roio del Sangro. La più antica testimonianza scritta, storicamente accertata, risale al 1309, quando comparve nei documenti della diocesi di Trivento. Nei secoli successivi, come gran parte dei comuni presenti nel comprensorio, questo piccolo borgo d’Abruzzo fu feudo di molti signori. Il secondo conflitto Mondiale la vide quasi completamente distrutta e purtroppo anche la popolazione venne decimata. Di interni barocchi è l’incantevole chiesa di Santa Maria Maggiore, probabilmente nata su una ricostruzione di un’altra chiesa, mentre di incerta costruzione è l’antica chiesa dedicata a San Nicola di Bari. Le feste principali sono le processioni di San Filippo Neri e San Rocco il 12 e il 13 di agosto, la sagra del cinghiale il 7 di agosto e la processione del venerdì santo.
Sant’Elia a Pianisi (CB)
Il comune di Sant’Elia a Pianisi si trova a 666 metri sul livello del mare, a 37 km da Campobasso. La denominazione “a Pianisi” deriva dalla regione da cui gli abitanti si trasferirono dopo la distruzione del castello nel 1528. Si ipotizza che il paese sia nato tra la fine del dominio longobardo e l’arrivo dei Normanni. Oggi, Sant’Elia a Pianisi è un piccolo comune caratterizzato da un’attività agricola fiorente, in particolare coltivazioni di grano, granone, avena e ulivi.
Civitella del Tronto (TE)
Civitella del Tronto è situata su una rupe rocciosa di travertino ed è sovrastata dalla sua Fortezza, ultimo baluardo dei Borbone e del Regno delle Due Sicilie. Le origini del paese non sono chiare, anche se nelle località Ripe di Civitella, come nella Grotta Sant’Angelo, oggi museo, sono stati rinvenuti importanti reperti del Neolitico e del Paleolitico superiore. Si ritiene che la cittadina sia stata fondata sui resti della città picena Beregra, anche se le prime testimonianze storiche la collocano nei secoli X-XI come città incastellata. Già nel secolo XIII il paese, appartenente al Regno di Napoli, era cinto da mura e, per la sua particolare posizione geografica di confine con lo stato pontificio, ebbe nei secoli grande importanza strategica.
Autentico scrigno di eventi storici, nel 1557 fu assediata senza successo dalle truppe del Duca di Guisa, generale di Enrico II alleato con il Papa Paolo IV. Proprio durante la guerra tra Francesi e Spagnoli, Civitella cambiò il suo nome in Civitella del Tronto, a significare la centralità del ruolo avuto durante la Guerra del Tronto. La vittoriosa e valorosa resistenza che il popolo della cittadella riuscì a riportare venne apprezzata nell’intero Regno, tanto che ai suoi cittadini furono tolti gli oneri fiscali per quarant’anni e, a spese del demanio regio, furono restaurati gli edifici e la fortezza. Per lo stesso episodio nel 1589 fu elevata al grado di Città e le fu conferito il titolo di Fidelissima da Filippo II di Spagna.
Nel 1798 e nel 1806 il forte venne assediato nuovamente dalle truppe francesi e, difeso dal maggiore irlandese Matteo Wade, sostenne un assedio di quattro mesi contro le ben più numerose truppe Napoleoniche, capitolando con onore il 22 maggio 1806.
La Fortezza fu l’estrema roccaforte dell’esercito piemontese e solo il 20 marzo 1861 l’esercito di Vittorio Emanuele II riuscì ad espugnarla, tre giorni dopo che fosse sancita l’Unità d’Italia. Fu una battaglia terribile in cui l’esercito sabaudo, guidato dal Generale Luigi Mezzacapo bombardò violentemente la fortezza per spegnere la resistenza degli ultimi reparti borbonici.
Anche durante la Seconda Guerra Mondiale la cittadella ebbe un importanza centrale e ospitò sfortunatamente anche dei campi di concentramento, come testimoniano gli elenchi custoditi nell’archivio comunale.
Altitudine: 589 m s.l.m.
Numero abitanti: 5.442
San Marino
Il piccolo Stato è situato sulle ultime propaggini dell’Appennino, fra le valli della Marecchia a N e del Conca a S, e comprende la cresta calcarea del Monte Titano (739 m) e le colline circostanti. Il territorio è percorso dai torrenti Ausa, Marano e San Marino, tributario della Marecchia. Il clima è continentale temperato. La più antica Repubblica d’Europa, completamente circondata da territorio italiano, tra la Romagna e le Marche. La popolazione è composta in larga maggioranza (85%) da cittadini sammarinesi e per un 10% da Italiani. L’incremento demografico (tasso di crescita annuo dell’1,1% nel 2009) è modesto ma costante; dai primi anni del 21° sec. è andata accentuandosi la tendenza al rientro dei cittadini espatriati. Fuori dai confini dello Stato vivono circa 17.000 sammarinesi, in massima parte nelle regioni italiane confinanti, ma anche in Francia, Belgio, Stati Uniti. La religione prevalente (89%) è quella cattolica. La capitale (4465 ab. nel 2017) è meta turistica molto frequentato; il centro più popoloso è Serravalle, ormai conurbato con Dogana (10.219 ab.).