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Ischia è un comune italiano di 19 640 abitanti[1] della città metropolitana di Napoli, sito nell’omonima isola in Campania.
Situato nell’omonima isola, appartenente al gruppo delle isole Flegree, ne occupa la parte orientale, confinando a ovest con Casamicciola Terme e Barano d’Ischia.
Ischia è un’isola dell’Italia che appartiene all’arcipelago delle isole Flegree, della città metropolitana di Napoli.
Posta all’estremità settentrionale del golfo di Napoli e a poca distanza dalle isole di Procida e Vivara, nel mar Tirreno, è la maggiore delle Flegree ed un’importante meta del turismo internazionale. Con i suoi 62 327[1] abitanti e 46,3 km² è la terza isola italiana per popolazione e l’ottava per superficie.
Dalla forma approssimativa di un trapezio, l’isola dista all’incirca 18 miglia marine da Napoli, è larga 10 km da est a ovest e 7 da nord a sud, ha una linea costiera di 43 km e una superficie di circa 46,3 km². Il rilievo più elevato è rappresentato dal monte Epomeo, alto 788 metri e situato nel centro dell’isola. Quest’ultimo è un horst, vulcano tettonico, ossia un blocco di crosta terrestre che si è sollevato rispetto a quella circostante a causa della spinta magmatica (horst è un termine tedesco che vuol dire “scoglio”). Erroneamente si pensa al monte Epomeo come a un vulcano, sebbene non abbia alcuna caratteristica vulcanica. Il vulcanismo insulare, infatti, è particolarmente diffuso in corrispondenza delle fratture che bordano l’horst, ossia il monte Epomeo.
Strabone riporta quanto dice Timeo, storico greco del IV secolo a.C., a proposito di un maremoto verificatosi a Ischia poco prima del suo tempo. In seguito all’attività vulcanica dell’Epomeo “… il mare era retrocesso per tre stadi; in seguito (…) si era rivolto ancora indietro e il suo riflusso aveva sommerso l’isola (…) quelli che abitavano sul continente fuggirono dalla costa verso l’interno della Campania” (Geografia V, 4, 9). Cuma, non distante da quella costa, in greco significa “onda”. L’attività vulcanica a Ischia è stata generalmente caratterizzata da eruzioni non molto consistenti e a grande distanza di tempo. Dopo le eruzioni in epoca greca e romana, l’ultima è avvenuta nel 1302 nel settore orientale dell’isola con una breve colata (nota come Arso) giunta fino al mare.
Diverse parti del suo litorale sono comprese nell’area marina protetta Regno di Nettuno.
Dal punto di vista geologico, l’isola di Ischia ha carattere vulcanico, formatasi in seguito a eruzioni diverse succedutesi nel giro di circa 150.000 anni,[8] si ritiene per sollevamento di una faglia subacquea. Le parti più antiche dell’isola si riconoscono nei bordi delle coste meridionali (Punta Imperatore, Capo Negro, Punta Chiarito, Promontorio di Sant’Angelo, Punta della Signora, Capo Grosso, Punta San Pancrazio, Punta della Cannuccia, Monte di Vezzi, Scarrupata di Barano) databili fra i 147.000 e i 100.000 anni fa (A.F.). Unica eccezione a settentrione l’abbiamo in Monte Vico che rientra nelle stesse formazioni ed epoche.
Si è avuta quindi nella parte centrale dell’isola la formazione del monte Epomeo, monte caratterizzato dai tufi verdi, risalente a circa 130.000 anni fa. Seguono quindi verso Sud-Ovest le formazioni di Citara (33000 anni fa), Scarrupo di Panza (tra 29.000 e 24.000 anni fa), Faro di Punta Imperatore (19.000 anni fa) e Campotese. Successivamente l’attività vulcanica si è spostata a Nord-Ovest, con i giganteschi effluvi di Zaro e Marecoco risalenti a 6.000 anni fa, che, a ridosso di Lacco Ameno, delimitano la Valle di San Montano. Intorno ai 5.000 anni fa, sul lato opposto, a Sud-Est, si è formato il Piano Liguori.
Strabone (Geografia V, 4, 9) riferisce che Timeo di Tauromenio, uno storico nato a Taormina nel IV secolo a.C., racconta di uno tsunami: in seguito a violenti sismi e attività eruttive dell’Epomeo, il mare retrocesse di tre stadi per poi ritornare travolgendo il litorale. Il fenomeno, accompagnato da un grande fragore, spinse gli abitanti della costa a ritirarsi nell’interno.
In epoca contemporanea l’isola è stata colpita da terremoti nel 1883 e nel 2017.
La particolare formazione a cono dell’isola d’Ischia con il Monte Epomeo al centro e la posizione geografica dell’isola nel Mar Tirreno centrale favoriscono un clima mite anche nei periodi invernali con frequenti cambi climatici, a volte anche nella stessa giornata. I venti predominanti variano in base alla stagione: in inverno sono il libeccio, il ponente-libeccio e lo scirocco. I venti predominanti in estate e primavera sono la tramontana e il grecale.
Come i venti anche l’umidità varia in base alla stagione: in inverno, in presenza di libeccio e scirocco e quindi con piogge frequenti l’umidità media è del 63%, tuttavia nelle giornate con venti dei quadranti settentrionali l’umidità si riduce sensibilmente come anche in primavera.
INFORMAZIONI | |
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Ischia comune | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Campania |
Città metropolitana | Napoli |
Amministrazione | |
Sindaco | Vincenzo Ferrandino (lista civica Ischia democratica) dall’11-6-2017 |
Territorio | |
Coordinate | 40°45′N 13°57′ECoordinate: 40°45′N 13°57′E (Mappa) |
Altitudine | 2 m s.l.m. |
Superficie | 8,14 km² |
Abitanti | 19 640[1] (31-10-2022) |
Densità | 2 412,78 ab./km² |
Comuni confinanti | Barano d’Ischia, Casamicciola Terme |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 80077 |
Prefisso | 081 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 063037 |
Cod. catastale | E329 |
Targa | NA |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] |
Cl. climatica | zona C, 1 044 GG[3] |
Nome abitanti | ischitani |
Patrono | san Giovan Giuseppe della Croce |
Giorno festivo | 5 marzo |
Motto | (LA) Iscla Fedelitatis Æternæ |