Posizionata lungo il medio corso del fiume Esino, è una città di antiche tradizioni industriali. A testimonianza del suo passato, che nel XII secolo l’ha vista piccola capitale della Respublica Aesina, conserva un centro storico circondato da una cinta muraria del XV secolo pressoché intatta.
Jesi è situata nella bassa valle del fiume Esino, su un poggio poco rilevato (97 m s.l.m.), e il suo territorio si estende su una superficie di 107 km².
Ci sono diverse teorie sull’origine del nome della città.
Secondo la leggenda riportata Silio Italico Jesi deve il suo nome a Esio, re dei Pelasgi, che diede il suo nome al fiume Esino e alla città che vi fondò: Aesis.
Quando i Galli Senoni si stabilirono sulle rive dell’Esino, il loro ultimo avamposto in quel territorio che poi venne successivamente identificato dai romani come “Ager Gallicus”, dedicarono la città a Eso il dio toro celtico.
Jesi ha un’origine comune al fiume Esino, da una base prelatina *ais, che si ritrova in molti altri idronimi come Isonzo, Isarco ecc.[6][7]