LUOGHI E PANORAMI NASCOSTI. Casperia (RI)
Splendido esempio di architettura medievale, Casperia spicca tra i colli sabini, a 397 metri di altitudine, ma le cime dei suoi monti toccano i 1.258 metri di Macchia Gelata e i 1.215 metri del Monte Alto, mete di agevoli e panoramiche escursioni. Distante da Rieti 31 km., il paese conta 1.207 abitanti, disseminati tra il capoluogo e le frazioni di Santa Maria in Legarano, Paranzano e San Vito. Su Casperia sventola la Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, per il suo ricco e ben conservato patrimonio architettonico, per il valore di un paesaggio che stempera le maggiori cime dei Monti Sabini nella dolcezza delle campagne ornate di uliveti e per la qualità della sua accoglienza, che ne fa un centro scelto da turisti e viaggiatori italiani e stranieri come luogo di vacanza e non solo.
Un po di storia
Le origini di Casperia affondano nel mito: in età antica ne parlano Virgilio nell’Eneide e i letterati Silio Italico, Vibio Sequestre e Mauro Servio Onorato, ma darne una collocazione storica precisa è difficile. Ville rustiche e insediamenti romani sono stati rinvenuti sia a Paranzano che a Legarano, mentre il borgo di Aspra – come si è chiamata Casperia fino al 1947 – è sorto nel X secolo d.C., per diventare – tra il XIII e XIV secolo – una delle comunità più potenti della Sabina. Feudo dei Savelli, nel 1501 fu ceduta da Papa Alessandro IV agli Orsini, ma due anni dopo, alla morte del pontefice, tornò ai Savelli fino al 1592, quando tornò sotto il dominio diretto della camera apostolica. Nel 1816 entrò a far parte della delegazione di Rieti; nel 1870 – alla nascita del Regno d’Italia – fu associata alla provincia di Roma; nel 1927 tornò di nuovo sotto Rieti.
Cosa fare e vedere
Bandiera Arancione del Touring Club, Casperia è un perfetto esempio di architettura medievale raccolta tra antiche mura che risalgono al 1282, con strade a cerchi concentrici che via via si restringono, inerpicandosi sui versanti del colle sino a culminare in piazza San Giovanni Battista.

Per preservare al meglio questo gioiello di vicoli, piazze e scalinate, il centro storico è interdetto alle auto. Vi si accede solo a piedi dalle sue due porte: Porta Romana a ovest, e Porta Santa Maria, detta anche Porta Reatina, a nord-est, col suo orologio a sei ore ancora funzionante. Il panorama che si può ammirare girando intorno o affacciandosi dal terrazzo di Piazza Umberto I è uno dei più belli della Sabina, spaziando dalla valle del Tevere fino a Roma, ai colli umbri a nord ovest, e ai monti sabini a sud est.

Sulla sommità del borgo sorge la chiesa parrocchiale, dedicata a San Giovanni Battista, con la torre campanaria del XIII secolo, alcuni affreschi del XIV e il suo presepe monumentale, una vera “Casperia in miniatura”. Arrivando in auto di fronte alla porta del paese, c’è la barocca Chiesa della Santissima Annunziata, che con la sua imponente mole in cotto accoglie i visitatori. Nel portale di ingresso è riportata la data del 1609, tuttavia la chiesa fu terminata nel 1661: al suo interno si può ammirare l’Annunciazione di Giovanni Battista Salvi, detto Sassoferrato.

Merita una visita anche palazzo Forani, che si trova nella parte settentrionale della cinta muraria e risale al XVI secolo, con due orsi in pietra a vigilare sul portale. Il palazzo conta oltre cinquanta stanze e una cappella e durante la dominazione napoleonica questo fu ristrutturato in stile impero con ricchi stucchi decorativi, pareti dipinte e gallerie con volta.

Da vedere anche il Leccio di Aspra: pur trovandosi in un giardino privato con i suoi 18 metri di altezza è un superbo sempreverde da… 300 anni.
