LUOGHI E PANORAMI NASCOSTI. Rasiglia, frazione del comune di Foligno (PG)

Rasiglia è un piccolo borgo medievale, perfettamente conservato, a pochi chilometri da Foligno; la sua particolarità non sta però nei suoi monumenti, sebbene meritevoli di una visita, ma nel suo paesaggio. Il paese è infatti nato nelle vicinanze di numerose sorgenti d’acqua pura, che gli hanno conferito il soprannome di “Piccola Venezia dell’Umbria”.

Le strade della cittadina sono solcate da numerosi ruscelli, rivoli e cascatelle, che nel corso dei secoli hanno permesso lo sviluppo di numerose attività legate alla forza dell’acqua, come mulini e opifici, i quali si riuniscono poi nella grande vasca della Peschiera, per confluire infine nel fiume Menotre.

La sorgente principale, che alimenta tutti i canali del paese, è quella di Capoverna, situata nella parte alta di Rasiglia, ai piedi del palazzo costruito tra il XIV e il XV dai signori di Foligno, la famiglia Trinci. Non è l’unica presente nei dintorni: tra le tante, possono essere citate le sorgenti Alzabove e Venarella, che alimentano acquedotti per tutta l’Umbria, e le Vene, in località Chieve.

Il borgo risale al tredicesimo secolo, quando era al centro di un intenso traffico commerciale e sede di mulini e lanifici , tintorie importanti poi lasciati a se stessi. Gli edifici delle fabbriche sono stati riconvertiti ad uso abitativo o abbandonati. Anticamente si producevano stoffe pregiate che venivano esportate.  Un tempo il borgo aveva una importanza militare notevole come mostrano i resti del castello e dell’antico castrum.

Nel borgo si trova il santuario della Madonna delle Grazie a una navata con portico  fondato dal vescovo di Foligno nel 1450, ricco di affreschi di valore e di una statua della madonna in terracotta.

Il luogo è meta turistica  estiva. A Natale si fanno varie feste come quella dei falò, e il presepe vivente dove vengono ricordati i vecchi mestieri del passato e del novecento.

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