Maltempo martedì sul centro Italia – Neve su alpi e appennino.

Una perturbazione atlantica si sta rapidamente avvicinando alla nostra penisola; questa sarà associata ad un intenso richiamo di correnti miti da meridione, in contrasto con aria polare marittima più fredda che si tufferà progressivamente nel Mediterraneo. Il conflitto tra le due masse d’aria insieme alle calde acque del mare alimenteranno un vasto vortice di bassa pressione, che secondo i modelli matematici potrebbe anche raggiungere valori inferiori a 985mb. 

Già dalla mezzanotte di martedì maltempo colpirà tutte le regioni, a partire da quelle tirreniche, con piogge diffuse anche di moderata o forte intensità, spesso anche a carattere temporalesco, con un generale rinforzo dei venti. 

La fase più intensa per Lazio, Toscana ed Umbria sarà compresa tra tarda notte e mattina, con la possibilità di fenomeni di forte intensità. Dal pomeriggio i fenomeni dovrebbero gradualmente ridursi a partire dalla Toscana e dalla Sardegna, ma piogge rimangono probabili fino a sera su tutto il territorio, comprese le regioni adriatiche, che però potrebbero in parte rimanere in parziale ombra pluviometrica nel corso della giornata. 

Le correnti tesissime dai quadranti meridionali, nella prima parte della giornata, favoriranno effetto stau (sollevamento orografico) sull’Appennino e anti-Appennino laziale, con conseguenti cumulate di precipitazione molto abbondanti, superiori a 100mm in 24h, molto probabili sia sul Frusinate che su Abruzzo e Molise meridionali, ma anche sulle zone non soggette a stau qualora si presentassero dei temporali intensi (quindi localmente anche su Toscana, Umbria, Sardegna…). 

Nel corso della prossima notte si avrà un rapido rinforzo del libeccio sulle regioni tirreniche e dello scirocco su quelle adriatiche, con associato un forte incremento del moto ondoso. Raffiche oltre i 100km/h potrebbero presentarsi sulla Sardegna, così come sulle coste laziali, ma in generale un po’ su tutto il territorio i venti saranno intensi, con come di consueto sensibili variazioni legate all’orografia. Già in mattinata il libeccio diventerà maestrale sulla Sardegna, e successivamente anche sulle coste tirreniche peninsulari per il veloce movimento del minimo di pressione da ovest verso est. 

Fonte Meteociel

Tenuta in considerazione l’intensità dei venti prevista, è assai probabile una intensa mareggiata sulle coste sarde e laziali; le carte evidenziano la possibilità di onde fino a 6-7m su Oristanese e Sassarese, 5m sulla costa laziale, oltre i 4m a largo dell’Adriatico. 

Consorzio Lamma

Nevicate anche abbondanti in montagna

Per quanto riguarda la neve, con precipitazioni intense questa potrebbe cadere anche sotto i 2000m nonostante il richiamo mite, mentre con l’ingresso dell’aria più fredda si verificherà un graduale abbassamento della quota neve già nel corso della mattinata, inizialmente sull’Appennino Tosco-emiliano, dove si dovrebbero registrare gli accumuli più abbondanti (anche sopra il mezzo metro oltre i 1500m) e dove le precipitazioni potrebbero assumere carattere nevoso fin verso i 1000m, poi anche sul resto dell’Appennino con quota neve generalmente intorno a 1500m. Dalla sera la neve potrebbe presentarsi addirittura fin verso gli 800/900m sull’Appennino Toscano e sull’Umbria, precipitazioni permettendo, con assenti o deboli apporti al suolo.  

Fonte Meteociel

Già nella notte di mercoledì si tornerà ad avere tempo più stabile su tutto il territorio, tale anche giovedì. Successivamente non è ancora chiara l’evoluzione, ma non è da escludere il ritorno della pioggia anche sul nostro territorio.

Fonte: https://www.naturalmeteo.it/

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