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Pignataro Maggiore è un comune italiano di 5 714 abitanti della provincia di Caserta in Campania. Posto ai piedi dei Monti Trebulani, Pignataro si sviluppa tra le pendici della collina di San Pasquale e l’Appia.
Pignataro Maggiore sorge in una zona precollinare, di struttura geologicamente composita, con tufiti piroclastiche sovrapposte e formazioni calcaree preappenniniche. Alle spalle della cittadina, si innalzano da ovest verso est, il Monte Morata (301 m), il Monte Pozzo (419 m), il Monte Trone (350 m) e il Monte S.Angelo (278 m), che fanno parte del massiccio dei Monti Trebulani.[4] Il territorio si estende dal preappennino fino alla Pianura Campana, delimitato a nord dal Vulcano spento di Roccamonfina e a sud dal fiume Volturno. Il punto più alto del paese è il convento di Santa Croce, posto sulla collina di San Pasquale, a circa 170 m s.l.m. Pignataro confina a nord-ovest e a pvest con Calvi Risorta (5.5 km), a nord-est con Giano Vetusto (4.5 km), a est con Pastorano (2.5 km), a sud con Grazzanise (17 km), a Sud-Ovest con Sparanise (9.5 km) e Francolise (12 km).

La vegetazione tipica che ricopre il territorio pignatarese è formata da altifusti legnosi come il pino (pino domestico, pino d’Aleppo che forma una pineta molto folta che ricopre tutta la collina di San Pasquale); l’ulivo, che ricopre un po’ tutto il territorio pignatarese, la quercia, la pianta da agrumi, il melo e il pesco, di cui il paese ne è un forte produttore. Il clima favorisce, nelle aree periferiche, in pianura, gli allevamenti di bufale (Bubalus bubalis).
- Classificazione sismica: sismicità di seconda categoria[5]
Nel territorio pignatarese è attraversato da un solo corso d’acqua: il torrente Rio Lanzi, che delimita anche il confine con il comune di Calvi Risorta.
Dalle medie termiche sotto riportate si evince che il clima di Pignataro Maggiore, secondo la classificazione di Koppen, rientra nel cosiddetto clima temperato mediterraneo d’altitudine (Csb); quest’ultimo è comune alle aree collinari delle regioni del centro Italia, della Campania, della Basilicata e alle zone di bassa montagna di Sardegna e Sicilia. Volendo soffermarci su alcune curiosità statistiche, si può notare come la differenza tra la media mensile del mese più caldo (agosto) e quella del mese più freddo (gennaio) è di 15.5 °C. È evidente, altresì, che ben 6 mesi presentano una media di temperature minime intorno e al di sotto dei 10 °C, sintomo questo della presenza piuttosto significativa del fenomeno dell’inversione termica.
- Classificazione climatica: zona C, 1229 Gradi giorno[6]
Mese[7] | Gen | Feb | Mar | Apr | Mag | Giu | Lug | Ago | Set | Ott | Nov | Dic |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Temperatura massima (°C) | 13 | 14 | 16 | 18 | 23 | 26 | 29 | 30 | 27 | 22 | 17 | 14 |
Temperatura minima (°C) | 3 | 4 | 5 | 7 | 11 | 15 | 17 | 17 | 15 | 12 | 7 | 5 |
Temperatura media (°C) | 8 | 9 | 10,5 | 12,5 | 16 | 20,5 | 23 | 23,5 | 21 | 16 | 12 | 9,5 |
Precipitazione (mm) | 104 | 81 | 72 | 69 | 44 | 28 | 19 | 47 | 78 | 118 | 136 | 103 |
Umidità (%) | 78 | 76 | 74 | 75 | 74 | 72 | 71 | 70 | 71 | 74 | 77 | 78 |
L’origine della denominazione Pignataro segue diverse ipotesi:
- Il Borrelli faceva derivare il nome da « Pillata ad rivum », cioè, Pineta presso il Rio Lanzi; questa ipotesi è però molto erudita e perciò da scartare; inoltre essa non tiene conto che in Pinatarium, -arium è solo un suffisso. Pertanto si potrebbe avanzare un’altra ipotesi più attendibile sul piano scientifico- filologico: il nome deriverebbe da un Pinetarium = Luogo di una pineta;
- il termine Pignataro, sia come nome del Casale, sia come cognome di una famiglia capuana, fin dalle testimonianze angioine, era qual è oggi (non ha subito cioè alterazioni), è più lecito pensare che il paese prendesse il nome da una famiglia, per esempio, quella capuana, citata nella pergamena trovata dal Penna;
- ancora un’altra ipotesi vorrebbe far derivare il nome dal mestiere dei pignattari (= fabbricanti di pignatte) in relazione al mestiere dei primi abitanti del paese; si pensi, a tal proposito, alla lavorazione degli oggetti di creta o terracotta degli antichi Caleni, una parte dei quali avrebbe dato origine al nostro paese.[8]
Il 15 dicembre 1862 è stato aggiunto al nome del paese il termine Maggiore, dall’omonimo monte che si trova alle sue spalle, per distinguerlo dall’altro Pignataro che si trova vicino a Cassino e che a sua volta assunse poi il nome di Pignataro Interamna[9].
INFORMAZIONI | |
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Pignataro Maggiore comune | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Campania |
Provincia | Caserta |
Amministrazione | |
Sindaco | Giorgio Magliocca (Forza Italia) dal 6-6-2016 (2º mandato dal 3-10-2021) |
Territorio | |
Coordinate | ![]() ![]() |
Altitudine | 93 m s.l.m. |
Superficie | 32,38 km² |
Abitanti | 5 714[1] (31-3-2022) |
Densità | 176,47 ab./km² |
Frazioni | Monte (zona nord), Partignano (zona est), Pignataro Scalo, Rarone (zona sud), Vinnoli (zona ovest) |
Comuni confinanti | Calvi Risorta, Francolise, Giano Vetusto, Grazzanise, Pastorano, Sparanise, Vitulazio |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 81052 |
Prefisso | 0823 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 061060 |
Cod. catastale | G661 |
Targa | CE |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] |
Cl. climatica | zona C, 1 229 GG[3] |
Nome abitanti | pignataresi |
Patrono | san Giorgio |
Giorno festivo | seconda domenica di giugno |