Previsioni meteo: maltempo invernale sull’ Italia
Finalmente stiamo per vivere una fase invernale sulla nostra penisola. Il primo afflusso di aria fredda polare marittima sul centro Italia si sta concretizzando in queste ore, associato ad un tempo generalmente instabile e a tratti perturbato. È tornata a cadere la neve in montagna da quote medie, e nei prossimi giorni la dama bianca potrebbe essere la protagonista anche a quote decisamente basse sul nostro territorio. Non si tratterà di nulla di eccezionale, ma finalmente le temperature scenderanno al di sotto della media e l’inverno farà il suo lavoro!
L’ampio sistema depressionario che già negli scorsi giorni avevamo avuto modo di analizzare, condizionerà il tempo dei prossimi giorni, e nella notte di domani assisteremo ad un nuovo deciso peggioramento delle condizioni meteorologiche. Il peggioramento consistente riguarderà martedì, ma anche i giorni seguenti saranno su tutto il territorio caratterizzati da un tempo instabile e gradualmente più freddo.
La perturbazione di domani sarà accompagnata da un richiamo di aria mite, che comporterà un sensibile rialzo della quota neve sull’Appennino, mentre già nella notte di mercoledì inizierà ad affluire gradualmente sul Mediterraneo e sulla nostra penisola aria più fredda, con conseguente abbassamento generale delle temperature e anche un netto calo della quota neve, che potrebbe raggiungere su alcune zone quote collinari già dalla serata di mercoledì.
Trattandosi di un’aria di origine polare marittima con debole contributo artico al seguito, la previsione della quota neve risulta superficiale oltre che complessa, in quanto il freddo si riverserà nei bassi strati principalmente attraverso le precipitazioni, a volte anche in modo “violento”. L’isoterma di -30°C a 500hPa dovrebbe avvolgere quasi tutto il nostro territorio già dalla sera di mercoledì, a dimostrare quanto sia fredda questo tipo di aria alle alte quote.
Pertanto, per le giornate di giovedì e venerdì persiste da più aggiornamenti nei modelli matematici la possibilità di comparsa a macchia di leopardo della neve a quote molto basse su diverse aree del territorio, ma ad oggi la previsione è pressoché impossibile per via dell’irregolarità dei fenomeni previsti e del tipo di aria, che tende proprio ad abbassare l’affidabilità previsionale. Per questo, riguardo questa situazione, seguiranno degli aggiornamenti più dettagliati…
Analisi nel dettaglio:
Martedì 17/01: tempo molto perturbato su tutto il territorio ed in particolare sulle regioni tirreniche e sulla Sardegna, con piogge moderate o localmente anche intense per tutto il giorno, spesso a carattere temporalesco. Sulla Marsica meridionale, sulle aree sub-appenniniche laziali e appenniniche saranno possibili cumulate pari o superiori a 100mm di pioggia in 24h, ma in particolare sulla prima zona, dove si potrebbero riscontrare anche dei disagi considerevoli. Più asciutto il versante adriatico abruzzese e molisano, in particolare le zone costiere, dove soffierà il garbino, con precipitazioni più scarse.
Si assisterà ad un rialzo della quota neve sull’Appennino, fino a 1700/1800m tra Lazio, Abruzzo e Molise, ma dal pomeriggio/sera tornerà a calare su tutto il territorio, fino a 1000/1200m su Sardegna e Toscana prima della mezzanotte. Da segnalare inoltre, nonostante il richiamo mite, la possibilità che sull’Appennino tra Lazio e Abruzzo sopra i 1800m (quota approssimativa) cada anche oltre un metro di neve, considerate le ingenti precipitazioni previste.
Venti ovunque tesi disposti al mattino prevalentemente da sudovest, poi in rotazione a ponente, anche forti su Sardegna e coste Tirreniche. Garbino sul versante adriatico.
Mari con moto ondoso in aumento: molto agitato il Mare di Sardegna, agitato o localmente molto agitato il Mar Tirreno, da mosso a molto mosso o agitato il Ligure, mosso l’Adriatico.
Temperature generalmente in aumento, con picchi di +16/18°C sulle coste adriatiche.
Mercoledì 18/01: ancora instabile con precipitazioni più sparse ma comunque localmente consistenti, soprattutto a ridosso dell’Appennino. Più asciutto il versante adriatico sempre a causa del garbino. La neve tenderà a scendere di quota soprattutto dalla sera e cadrà approssimativamente da 1000/1200m su Lazio, Abruzzo e Molise, 800/900m su Umbria, Marche e Toscana meridionale, fino a quote collinari su Sardegna e Toscana settentrionale entro la sera. Si avranno accumuli deboli a quote di bassa montagna, anche moderati o ingenti da medio-bassa montagna.
Venti ancora tesi da ponente, in rotazione a maestrale in serata sulla Sardegna.
Agitato il Mare di Sardegna e fino a molto agitato dalla sera, molto mosso o agitato il Mar Tirreno, mosso l’Adriatico.
Temperature in calo, soprattutto dalla sera con l’ingresso dell’aria sempre più fredda.
Per i giorni seguenti seguirà un nuovo aggiornamento, probabilmente mercoledì, per analizzare con un margine di errore più basso possibile la situazione che si prospetta interessante per le giornate di giovedì e venerdì, nelle quali si potrebbe assistere a nevicate a quote basse o localmente molto basse sulle nostre regioni.
Fonte: naturalmeteo