Castel Gandolfo

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Meteogramma di Castel Gandolfo (RM)

Meteogramma di Castel Gandolfo  (RM)

Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.

Castel Gandolfo è un comune italiano di 8 587 abitanti[2] della città metropolitana di Roma Capitale, nell’area dei Castelli Romani. Il centro abitato fa parte del circuito dei Borghi più belli d’Italia[5].

È conosciuta soprattutto per la presenza della residenza estiva dei papi, alla quale fanno corona molte altre residenze estive, ville e villini edificati a partire dal XVII secolo. Il suo territorio include quasi tutto l’arco costiero del lago Albano con vista sul cono vulcanico di Monte Cavo, che ospita tra l’altro lo stadio olimpico di canottaggio del CONI.

Vi sono inoltre vari luoghi di interesse archeologico (tra cui l’emissario del lago Albano e i resti della villa albana di Domiziano), naturalistico (essendo la zona inclusa nel perimetro del parco regionale dei Castelli Romani) e artistico (come la collegiata pontificia di San Tommaso da Villanova edificata da Gian Lorenzo Bernini).

Il territorio del comune di Castel Gandolfo si estende in obliquo in direzione nord-nord est a cavallo tra la zona collinare dei Colli Albani e quella pianeggiante dell’Agro Romano. È incluso e tutelato dal Parco Regionale dei Castelli Romani, costituito nel 1984. Il suolo è nella schiacciante totalità composto da terreni di origine vulcaniche, con prevalenza di materiali come peperinotufo e pozzolana.

Secondo la classificazione data dal Servizio Geologico d’Italia[6] la maggior parte del territorio castellano è composto, similmente alle altre zone dei Colli Albani, da terreni classificati come v2[7]. Le coste del cratere del Laghetto di Turno a Pavona sono classificate come zona v7, ovvero prodotti di un antico centro d’emissione di lava del Vulcano Laziale; il fondo del Laghetto invece è zona av.[8] Le aree del Quarto Santa Fumia e di Villa Elvira Vaselli sono invece classificate come zone β’4.[9] I fianchi del lago Albano, chiamati volgarmente pentime, sono geologicamente zona dt[10], mentre le spiagge del lago stesso, caratteristiche per il loro colore nero cenere, sono definite zona a.[11] Infine, gli ultimi lembi del territorio castellano sotto Pavona verso il mar Tirreno appartengono alle zone p’2[12] ed sp.[13]

La principale risorsa idrografica del territorio castellano è rappresentata dal lago Albano, spesso chiamato impropriamente lago di Castel Gandolfo o lago di Albano. La superficie lacustre attualmente è gestita dall’Ente Acque Interne della provincia di Roma: in passato fu di proprietà dell’abbazia di Santa Maria di Grottaferrata, della Camera Apostolica, e del principe Stanislao Poniatowski dal 1802 fino al 1870.[16]

Dal lago Albano in età romana, presumibilmente nel III secolo a.C. dando credito alla leggenda riferita da Tito Livio e Dionigi d’Alicarnasso, venne scavato un emissario artificiale, che parte dalla rupe sotto il Villino Manes, a circa 250 m s.l.m., poco fuori dall’abitato e giunge in località Mole di Castel Gandolfo percorrendo 1800 metri in direzione sud-sud ovest. Le acque del lago alimentavano alcune mole per la molitura del grano, che servivano alla popolazione di Castel Gandolfo ed Albano, ed alcuni lavatoi pubblici.

Poco più a valle della località Mole, c’è il Laghetto di Turno, un antico cratere vulcanico successivamente riempitosi d’acqua, di dimensioni più piccole rispetto ai vicini laghi vulcanici come Albano, Vallericcia e Nemi. Il Laghetto[17], ridottosi ad una palude malsana, venne bonificato attorno al 1611 su ordine di papa Paolo V con la sovraintendenza del cardinale Giacomo Serra.[18]

Ai confini con i territori di Marino e di Roma, scorre il fosso dei Preti, che si origina in territorio marinese in località Quarto della Tribuna, a 163 m s.l.m.. Un altro fosso che si origina da acque castellane è il fosso de’ Picelli, che scorre verso Pomezia.

Sil’vestr Feodosievič ŠčedrinIl lago di Albano, (ante 1825).

L’altitudine massima che si registra nel territorio castellano è 425 m s.l.m., presso il Collegio di Propaganda Fide attiguo a Villa Barberini. Sempre sulla corona di alture attorno al cratere del lago Albano, si ha quota 400 m s.l.m., altezza della cima di Monte Cucco, ai confini con Marino. Poco più in basso al chilometro 24 della Strada statale 216 Maremmana III si contano 394 m s.l.m., e all’incrocio tra la Strada statale 140 del Lago di Albano e la Strada statale 216 Maremmana III, in prossimità dell’ingresso principale della Villa Pontificia, si misurano 392 m s.l.m.. Poco più in basso, a 388 m s.l.m., c’è la Stazione di Castel Gandolfo, sulla ferrovia Roma-Albano poco sotto il centro storico, a picco sul lago Albano. Infine, 381 m s.l.m. è l’altitudine di Villa Elvira Vaselli, su un colle prossimo ai confini di Marino lungo la Strada statale 216 Maremmana III.

Lungo la direttrice della Strada statale 7 Via Appia le altitudini da nord-ovest a sud-est sono le seguenti: al Cimitero di Castel Gandolfo, chilometro 22,5, l’altitudine è 306 m s.l.m.; al chilometro 23 presso la località Ercolano 335 m s.l.m.; alla Stazione di Albano Villetta 330 m s.l.m..

Verso il mar Tirreno, il terreno degrada dolcemente: così dai 250 m s.l.m. del Casale Santa Cristina, sotto Castel Savello ai confini con Albano, si passa ai 217 m s.l.m. di Colle Lilli, ai 200 m s.l.m. di Valle Pozzo, ai 155 m s.l.m. del Quarto Santa Fumia ai confini con Marino e Roma, ai 130 m s.l.m. del Laghetto di Turno, e alla quota più bassa del territorio che è 101 m s.l.m., nella frazione di Pavona.

Dal punto di vista climatico il territorio rientra nel dominio del clima temperato mediterraneo con inverni miti, temperature autunnali superiori a quelle primaverili, estati ventilate. Nell’area dei Colli Albani, dunque anche a Castel Gandolfo, si presenta il fenomeno detto stau, che consiste nella riduzione del vapore acqueo nelle nuvole man mano che il terreno si alza. Perciò la piovosità maggiore si avrà sulle prime alture dei colli, rivolte verso il mare, verso sud sud-ovest, e la minore verso nord. Castel Gandolfo, trovandosi sulla traiettoria delle correnti umide tirreniche, risulta discretamente piovosa con 900mm annui di precipitazioni.[19]. I venti spirano prevalentemente da sud e da ovest, più raramente da nord e da est.

Normalmente la zona è battuta da venti di scirocco non di rado molto forti e libeccio, ma talvolta compare anche il ponentino, vento caratteristico della zona di Roma. Durante l’inverno invece si ha la presenza di tramontana e grecale, il primo proveniente dalla vasta pianura dell’Agro Romano.

L’estate è calda e la presenza del lago Albano ma anche quella di un laghetto artificiale all’interno del campo internazionale di Golf a 18 buche, rendono l’aria con un’umidità sopra la media della zona. L’inverno è mite e piovoso senza, in genere, che vengano raggiunte temperatura eccessivamente basse. A Castel Gandolfo nevica piuttosto raramente e solo in presenza di un freddo generalizzato marcato. In estate le temperature raggiungono i 35 °C con punte di 37/40 °C. La zona del lago, posta oltre 100 metri più in basso dell’abitato, seppur mitigata dalla mole d’acqua è probabilmente la più fredda ed umida del paese.

Dall’aprile 1995 a tutto il 2001 è stata attiva una stazione pluviometrica dell’Ufficio Idrografico di Roma[20] a quota 436 metri che ha registrato i valori che seguono di pioggia; per quanto riguarda temperature e venti non è possibile utilizzare le rilevazioni di stazioni vicine come Ariccia Catena che risentono troppo del fenomeno dell’inversione termica per essere paragonabili. Dal novembre 2011 è attiva una stazione meteo sul lato ovest del lago a quota 295 metri[21]:

Il toponimo “Castel Gandolfo” viene fatto comunemente derivare dal latino “Castrum Gandulphi”[22], nome del castello posseduto presumibilmente in questo sito dalla famiglia dei Gandolfi, originaria probabilmente di Genova.[23]

Un’altra ipotesi, sostenuta nei suoi Commentarii (1462) da papa Pio II, è che il toponimo dell’abitato derivi a Gandulphi Sabinorum, dal nome cioè di un certo Gandolfo Savelli.[24]

Nella Cosmografia di Paolo Meruda[25] Castel Gandolfo è addirittura chiamato San Gandolfo.[24]

Varianti del toponimo corrente sono Castel-Gandolfo e Castelgandolfo.

INFORMAZIONI
Castel Gandolfo
comune
Panorama del centro storico all’alba
Localizzazione
Stato Italia
Regione Lazio
Città metropolitana Roma
Amministrazione
SindacoAlberto De Angelis (Lista civica Castel Gandolfo futura) dal 13/06/2022 (1º mandato)
Territorio
Coordinate41°44′49″N 12°39′07″ECoordinate41°44′49″N 12°39′07″E (Mappa)
Altitudine426[1] m s.l.m.
Superficie14,19 km²
Acque internekm² (42,28%)
Abitanti8 587[2] (31-10-2022)
Densità605,14 ab./km²
FrazioniMole di Castel Gandolfo, Pavona
Comuni confinantiAlbano LazialeGrottaferrataMarinoRocca di PapaRoma
Altre informazioni
Cod. postale00073
Prefisso06
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT058022
Cod. catastaleC116
TargaRM
Cl. sismicazona 2B (sismicità media)[3]
Cl. climaticazona D, 1 966 GG[4]
Nome abitanticastellani
Patronosan Sebastiano
Giorno festivo20 gennaio
P a n o r a m i W e b