Webcam
Galleria fotografica

Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.
Ariccia (AFI: /aˈriʧʧa/[4]) è un comune italiano di 17 955 abitanti della città metropolitana di Roma Capitale nel Lazio.
Anticamente chiamata Riccia o La Riccia o semplicemente ‘A Riccia nei dialetti dei Castelli Romani)[5] Ariccia è una delle località più conosciute e popolari dei Castelli Romani, sia per la rilevanza turistica del complesso monumentale chigiano e per l’importanza storica ed architettonica delle opere del Bernini che per l’importanza religiosa del santuario di Santa Maria di Galloro.
Il territorio comunale di Ariccia, con un’ampiezza di 18,59 km², è il decimo comune per estensione dei Castelli Romani. Una prima misurazione del territorio ariccino venne eseguita su commissione dei Chigi non appena essi entrarono in possesso del feudo, nel febbraio 1662.[6] Nel catasto Gregoriano (1835)[7] il territorio di Ariccia era calcolato in 914 rubbia, una quarta e tre scorzi,[8] che, calcolando 1,848438 ettari come superficie corrispondente ad 1 rubbio,[9] equivalgono a circa 16,90 km² correnti.

Il territorio ariccino, come quello dell’intera area dei Colli Albani, è stata soggetto tra i 600.000 ed i 20.000 anni fa circa[10] all’attività vulcanica del Vulcano Laziale. Il suolo è dunque composto in massima parte di materiale vulcanico, ed abbondano rocce caratteristiche come il peperino, la pietra sperone del Tuscolo ed il tufo.
Il vasto cratere ovale di Vallericcia, che occupa la maggior parte del territorio comunale, secondo la “Carta Geologica d’Italia” redatta dal Servizio Geologico d’Italia è classificata come zona av (“tufiti alluvio-lacustri; […] arenarie straterellate entro depressioni crateriche (Prata Porci, Ariccia) con Bos taurus L., Cervus elaphus L. e avifauna Gyps a Valle Marciana; prodotti del dilavamento entro valli radiali, provenienti dalle formazioni vulcaniche del Vulcano Laziale”.[11] Le alture del centro storico e di Colle Pardo ai confini con Genzano di Roma sono classificate come sc (“scorie solidificate senza stratificazione, in ammassi e tumuli; lapilli più o meno stratificati nella parte superiore dei coni; “Sperone” Auct.: scorie caotiche in grossi banchi”).[11] con inserimenti di β7 (“agglomerati lavici, intercalati in ammassi polimorfici, fino a colate leucitiche”).[11]
I due profondi valloni che corrono ai lati dell’abitato storico sono classificati come dt, “detriti di falda, conoidi”.[11] I bordi del cratere di Vallericcia sono invece composti da v1, ovvero “manifestazioni eruttive finali. Brecce piroclastiche d’esplosione con lapilli, proiettili leucocratici, ultrafemici, pirosseniti biotitiche, più xenoliti di lave leucitiche e del substrato, facies cineritiche superiormente straterellate, in strati e banchi più o meno consolidati (“Peperino” Auct.) rapidamente assottigliatosi allontanandosi dai centri d’emissione”,[11] quindi da peperini emessi dallo stesso cratere di Vallericcia. Infine, c’è da notare come la porzione di Vallericcia adiacente alle alture di Galloro sia zona se (“scorie e lapilli giallastri sciolti, talora agglomerati, scoriette e lapilli stratificati”).[11]
Il resto del territorio è, come la maggior parte dell’area nord-occidentale dei Colli Albani, composto da terreni classificati come v2,[11] ovvero peperini emessi dal cratere formato dal Lago Albano.
- Classificazione sismica: zona 2 (sismicità medio-alta).[12][13]
Dal punto di vista climatico il territorio rientra nel dominio del clima temperato mediterraneo con inverni miti, temperature autunnali superiori a quelle primaverili, estati ventilate. Nell’area dei Colli Albani, dunque anche ad Ariccia, si presenta il fenomeno detto stau, che consiste nella riduzione del vapore acqueo nelle nuvole man mano che il terreno si alza. Perciò la piovosità maggiore si avrà sulle prime alture dei colli, rivolte verso il mare, verso sud sud-ovest, e la minore verso nord. Ariccia, trovandosi sulla traiettoria delle correnti umide tirreniche, risulta discretamente piovosa con 900 mm annui di precipitazioni.[20] I venti spirano prevalentemente da sud e da ovest, più raramente da nord e da est.
Normalmente la zona è battuta da venti di scirocco e libeccio, ma talvolta compare anche il ponentino, vento caratteristico della zona di Roma. Durante l’inverno invece si ha la presenza di tramontana e grecale, il primo proveniente dalla vasta pianura dell’Agro Romano.
L’estate è calda e asciutta, l’inverno mite e piovoso senza, in genere, che vengano raggiunte temperatura eccessivamente basse. Ad Ariccia nevica piuttosto raramente e solo in presenza di un freddo generalizzato marcato. In estate le temperature possono raggiungere i 35 °C con punte di 37 °C in casi rari. La temperatura non ha mai raggiunto i 40 °C.[senza fonte]
I dati seguenti si riferiscono all’anno 2008 e sono stati rilevati presso la stazione meteorologica di Genzano di Roma situata nella frazione di Landi, a quota 210 m s.l.m.:[21]
Il poeta latino Publio Ovidio Nasone nel libro XV vv. 536-546 de “Le metamorfosi“[22] racconta come il figlio del mitico fondatore e primo re di Atene Teseo, Ippolito, dovette fuggire dalla Grecia dopo essere stato accusato di incesto con sua madre Fedra, e si rifugiò perciò in Italia dove venne accolto dalla dea Artemide nel suo bosco sacro sito in Lazio presso il lago di Nemi sui Colli Albani: la dea cambiò nome ad Ippolito chiamandolo Virbio (in lingua latina probabilmente vir bis, “due volte uomo”, l’uomo nato due volte). La tradizione vuole che Virbio sia stato il fondatore di Aricia, il cui toponimo deriverebbe dal nome della moglie indigena del fondatore, chiamata appunto Aricia.[23]
In alternativa, lo storiografo latino Gaio Giulio Solino al capitolo VII del suo “Collectanea rerum memorabilia“[24] sostiene che la città venne fondata da alcuni Siculi comandati da un certo Archiloco, dal quale deriverebbe il toponimo della città.
INFORMAZIONI | |
---|---|
Ariccia comune | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lazio |
Città metropolitana | Roma |
Amministrazione | |
Sindaco | Gianluca Staccoli (centro-destra) dal 5-10-2020 |
Territorio | |
Coordinate | ![]() ![]() |
Altitudine | 412 m s.l.m. |
Superficie | 18,59 km² |
Abitanti | 17 955[1] (31-7-2023) |
Densità | 965,84 ab./km² |
Frazioni | Cecchina, Fontana di Papa |
Comuni confinanti | Albano Laziale, Aprilia (LT), Ardea, Genzano di Roma, Lanuvio, Nemi, Rocca di Papa |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 00072 |
Prefisso | 06 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 058009 |
Cod. catastale | A401 |
Targa | RM |
Cl. sismica | zona 2B (sismicità media)[2] |
Cl. climatica | zona D, 1 942 GG[3] |
Nome abitanti | ariccini/e |
Patrono | santa Apollonia |
Giorno festivo | 9 febbraio |
Posizione del comune di Ariccia nella città metropolitana di Roma Capitale | |
Sito istituzionale | |