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San Giovanni in Fiore (AFI: sanʲʤoˈvanniɱˈfjoːre[6], Sangiuvanni in calabrese [zanʲʤuˈvaːnni][7]) è un comune italiano di 15 906 abitanti[3] della provincia di Cosenza in Calabria.
Le origini della città risalgono al XII secolo quando venne fondata dall’abate e teologo Gioacchino da Fiore l’Abbazia Florense, uno dei luoghi di culto più grandi della Calabria. Centro più popoloso della Sila Grande, all’interno del centro storico conserva un gran numero di chiese, palazzi nobiliari e monumenti fra i quali il cosiddetto Arco Normanno (in realtà di origine sveva), simbolo della città.
Grazie alla sua superficie di 282,53 km²[8], San Giovanni in Fiore è il secondo comune più esteso della regione Calabria (era il primo fino alla fusione dei comuni di Corigliano Calabro e Rossano nel comune unico di Corigliano-Rossano) e il quarantaseiesimo a livello nazionale[9].
Citato spesso come la capitale della Sila Badiale[10][11], San Giovanni in Fiore è innanzitutto un centro abitato di montagna. Il nucleo urbano principale è arroccato sul Monte Difesa, situato al centro di una vasta conca sul versante orientale dell’acrocoro silano, con alle spalle la Sila Grande e, di fronte, la Val di Neto. L’altimetria dell’intero territorio comunale è caratterizzata da forti dislivelli: si va da un’altezza minima di 344 m s.l.m. ad un’altezza massima di 1.880 m s.l.m. (Montenero), con il centro urbano posto a 1048 metri s.l.m.(quota riferita all’ex stazione FdC – l’abitato principale è posto tra i 900 e i 1150 m s.l.m.). Inoltre l’83% dell’intera superficie comunale è posta al di sopra dei 1.000 metri[12], condizionata da un clima rigido e tipicamente montano, mentre la restante quota è soggetta a climi più miti che favoriscono anche la coltura di frutti e specie agricole che sono tipiche delle zone marine. Il territorio, caratterizzato da rilievi e vallate, presenta fortii acclività: il 32% ha pendenze superiori al 30%[12], il 28% pendenze comprese tra il 20 ed il 30%[12], un altro 25%[12] è compreso in pendenze tra il 10 ed il 20%[12] ed infine solo il 15% ha pendenze inferiori al 10%[12].
La maggior parte del territorio comunale è protetto poiché di valore naturalistico, facendo tra l’altro parte del parco nazionale della Sila (più di 1/4 del territorio del parco ricade nel comune di San Giovanni in Fiore che ha il 61% della sua estensione compresa nel Parco[12]) e della ex Comunità Montana Silana (di cui rappresenta il 30,5% dell’intera estensione[12])[13]. Il valore naturalistico del territorio è confermato dalla presenza di grandi foreste e boschi, dalla presenza di laghi e di numerosi corsi d’acqua. A queste peculiarità morfologiche si affianca una forte copertura vegetativa, vincolata per 9/10 dalle leggi forestali che ne hanno incentivato lo sviluppo attraverso politiche di riforestazione, adottate nel secondo dopo guerra, dopo che la quasi totalità del territorio aveva subito il taglio forzato da parte di ditte boschive, come pegno di guerra dell’Italia sconfitta[14]. Tutti questi fattori hanno lasciato ampio spazio al predominio di nuovi boschi del pino tipico silano, il Pino laricio, ma anche di querceti, di faggeti e, nelle zone altimetriche più basse, di castagneti. Si registra anche un aumento della presenza faunistica negli ultimi tre decenni, incentivata dalle misure restrittive della caccia che hanno favorito il ripopolamento di varie specie animali (dal lupo al cinghiale, alle faine, alle volpi, alle lontre, ai gatti selvatici e agli scoiattoli oltre che a diverse specie di volatili). Per altimetria, per pendenze, per aspetto naturalistico e paesaggistico e per tutela ambientale, è un territorio di montagna interna e i numerosi panorami da esso visibili presentano un’elevata qualità percettivo-paesaggistica che, dalle cime più elevate, spaziano verso zone significative della regione calabrese.
All’interno del territorio comunale sono presenti tre laghi artificiali: il lago Arvo, il lago Ampollino (rispettivamente il secondo e il terzo lago per estensione all’interno del territorio regionale) e il lago Redisole. Nei primi due casi solo la metà fisica dei laghi fa parte del territorio della cittadina, in quanto essi sono stati in seguito utilizzati come confine geografico per la delimitazione dei perimetri comunali[15]. La realizzazione dei laghi rappresentò la prima azione concreta volta a sviluppare la cittadina oltre che l’intero acrocoro, soprattutto per quel che riguarda la produzione di energia idroelettrica, una risorsa che però non venne sfruttata appieno dalle amministrazioni locali che governavano in quel periodo. I laghi silani sono comunque una forte testimonianza della risorsa di “oro bianco” di cui il territorio comunale e l’altopiano sono ricchi.
Oltre ai tre laghi sopra citati, vi sono altri due bacini che avrebbero potuto far parte del territorio comunale, anche se la loro realizzazione rimase solo un progetto su carta e non passarono mai alla fase esecutiva: si tratta degli ipotetici laghi di Garga e della Juntùre[16].
Il primo sarebbe dovuto sorgere nella vallata di Torre Garga a nord ovest del centro abitato, a circa 7 km di distanza, un bacino nel quale si sarebbero riversate le acque dell’omonimo fiume e che una volta completato avrebbe avuto una capacità di 4,25 milioni di m³ di acqua circa[17]; il secondo lago sarebbe dovuto sorgere alla confluenza fra i due fiumi che lambiscono il centro abitato di San Giovanni in Fiore, l’Arvo e il Neto, nella località denominata Iunture, a sud del paese, con uno sbarramento che avrebbe creato un lago di 17,8 milioni di m³[18].
Il clima di San Giovanni in Fiore è tipicamente appenninico, caratterizzato da inverni rigide ed estati fresche e asciutte. Le stagioni intermedie sono influenzate notevolmente dalle stagioni principali, cosicché si hanno spesso autunni e primavere molto brevi, con il verificarsi del passaggio repentino fra la stagione invernale e quella estiva e viceversa. Nonostante questi fattori, la cittadina non è esente dall’influenza del clima Mediterraneo, essendo molte volte soggetta ai venti di scirocco e alla presenza di notevoli sbalzi termici, anche di 10° fra un giorno e il successivo.
La tabella climatica alla quale fa riferimento San Giovanni in Fiore, è quella relativa alla stazione meteorologica di Monte Scuro. I dati, pertanto, sono pressoché più elevati di 4-5 gradi Celsius, vista la differenza di quota.
INFORMAZIONI | |
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San Giovanni in Fiore comune | |
Panorama | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Calabria |
Provincia | Cosenza |
Amministrazione | |
Sindaco | Rosaria Succurro (FI) dal 5-10-2020 |
Territorio | |
Coordinate | 39°15′51″N 16°42′01″E |
Altitudine | 1 049 m s.l.m. |
Superficie | 279,45 km² |
Abitanti | 15 751[3] (30-11-2023) |
Densità | 56,36 ab./km² |
Frazioni | Vedi qui |
Comuni confinanti | Aprigliano, Bocchigliero, Caccuri (KR), Casali del Manco (CS), Castelsilano (KR), Cotronei (KR), Longobucco, Savelli (KR), Taverna (CZ) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 87055 |
Prefisso | 0984 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 078119 |
Cod. catastale | H919 |
Targa | CS |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[4] |
Cl. climatica | zona E, 2 897 GG[5] |
Nome abitanti | sangiovannesi |
Patrono | san Giovanni Battista e san Francesco Saverio[1] |
Giorno festivo | 24 giugno |
Soprannome | la capitale della Sila[2] |