ANCORA CALDO ANOMALO PER ALMENO 10 GIORNI SULL’UMBRIA, CON VALORI MASSIMI PROSSIMI O SUPERIORI AI 30°C. SICCITA’ IN AUMENTO E PERICOLO DI INCENDI

Ormai ininterrottamente dal 10 agosto (salvo 2 parentesi con perturbazioni di tipo tardo estivo per break termico e distribuzione dei fenomeni- qui tra l’altro con la prima molto scarsa nei quantitativi di pioggia e la seconda nulla) l’anticiclone domina la scena con una componente quasi sempre sub tropicale.

Questo ha portato, ci porta e porterà ancora temperature nettamente sopra le medie del periodo: nel fine settimana il nuovo spostamento dei massimi pressori che hanno infuocato Francia e Spagna con valori decisamente folli per il periodo, porterà ad un ulteriore nuovo aumento con il weekend che vedrebbe ancora una volta possibile il raggiungimento o superamento della soglia dei 30° ad esempio sulla Toscana interna (record di 33° la scorsa domenica e lunedì a Firenze).

Ecco che parlare di ottobrate è totalmente fuori luogo; erano queste un periodo di breve durata con valori termici miti e che arrivavano quasi sempre dopo precedenti manifestazioni autunnali più nette e decise e che appunto riportavano per qualche giorno indietro il calendario (simili alla successiva estate di San Martino novembrina).

Qui parlerei semplicemente di una lunga anomalia: che il comportamento sia ai limiti del folle lo si vede dalle webcam provenienti dalle nostre Alpi: a prescindere di come poteva poi andare la stagione autunnale/invernale successiva (tante anche secche e per niente in linea con le aspettative), tra la fine di settembre e i primi di ottobre quasi sempre almeno dai 2500/2700m i ghiacciai rimanevano bianchi e coperti in seguito alla prime vere manifestazioni nevose.

Quest’anno solo 2 episodi tra la fine di agosto e oggi, ma che appunto hanno visto neve quasi esclusivamente over 2800m e in quantitativi esigui (eccetto in un caso sulle occidentali) e cancellata immediatamente da giorni e giorni con valori sopra lo zero anche h24 fino a 300 e passa m

Per il momento scenari di cambiamento solo solo abbozzati di tanto in tanto dal modello americano; si parlerebbe di metà mese, mentre l’europeo proporrebbe addirittura una no stop anticiclonica.

Fonte: notiziemeteoitalia.it (Simone Scarpelli)

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