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Meteogramma di Avellino (AV)

Meteogramma di Avellino (AV)

Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.

Avellino (AFI[avelˈli:no]ascolta[?·info][4][5] Avellino [avelˈli:nə] in dialetto irpino) è un comune italiano di 52 141 abitanti[1], capoluogo della provincia omonima in Campania.

L’insediamento nacque dopo che l’Avellino romana, Abellinum, sita nel territorio dell’odierna Atripalda, fu abbandonata.

Avellino è situata nella parte più pianeggiante della cosiddetta conca avellinese, una grande valle di origine vulcanica dell’Appennino campano, circondata a est dal Monte Tuoro (situato nel territorio di Chiusano di San Domenico), a sud-est dalla catena montuosa dei Picentini (nei pressi di Serino) e a nord-ovest dal maestoso massiccio del Montevergine, che raggiunge un’altitudine massima di 1 493 metri e sovrasta i comuni di MercoglianoOspedaletto d’Alpinolo e Summonte. A occidente la catena appenninica raggiunge altitudini inferiori (Monte Esca 872 m, Monteforte IrpinoFaliesi 955 m nel comune di Contrada), fino a raggiungere altezze collinari nel versante sud (il confine qui è la collina sulla quale sorge Aiello del Sabato, 425 m).
La città è attraversata dal Rigatore, dal San Francesco e dal Fenestrelle, affluenti del Sabato, corsi d’acqua molto impoveriti ed in parte interrati[6].

I dintorni del centro urbano sono rigogliosi di vegetazione: prevale la coltura della nocciola.

Il territorio comunale di Avellino è parte del distretto sismico dell’Irpinia. In occasione del terremoto del 1980 vi furono, nella sola città di Avellino, 72 morti, varie centinaia di feriti e 7421 senzatetto[7].

Il clima di Avellino è di tipo temperato, risente dell’influenza del Mar Tirreno, ma ha tratti sensibilmente più continentali rispetto alla Campania costiera. Ciò è dovuto all’assenza di grosse barriere montuose in senso nord-sud, che rende la conca avellinese nel complesso esposta sia alle correnti caldo-umide meridionali di Libeccio e Scirocco provenienti dal golfo di Salerno (in linea d’aria distante circa 27 km dal territorio cittadino), sia alle correnti fredde e secche settentrionali. La catena montuosa del Partenio impedisce l’afflusso di aria tirrenica dal golfo di Napoli e crea un poderoso effetto stau in presenza di correnti occidentali, contribuendo a rendere la zona di Avellino e dintorni particolarmente piovosa, con punte di 1600 mm medi annui alla stazione meteorologica del santuario di Montevergine. La marcata escursione termica (18 °C di differenza tra la temperatura media del mese più freddo e quella del mese più caldo) avvicina il clima avellinese ai climi continentali, tuttavia in realtà sia i dati termici quanto l’andamento pluviometrico, caratterizzato quest’ultimo da un massimo tra la fine dell’autunno e l’inizio dell’inverno e una prolungata siccità estiva, fanno rientrare il clima di Avellino, in base alla classificazione di Köppen, nella categoria del clima mediterraneo.

Va comunque precisato che la particolare conformazione morfologica ed orografica del territorio fa sì che ci siano differenze di temperatura e piovosità relativamente significative anche nel raggio di pochi chilometri; ad esempio nella zona occidentale della conca, quella più a ridosso della catena del Partenio (i margini occidentali del centro cittadino, la frazione Valle e i comuni confinanti di Mercogliano e Monteforte Irpino), la piovosità è più alta e le nevicate generalmente più copiose ma, al contempo, l’escursione termica è inferiore, l’aria è più secca e nebbie e foschie sono solo occasionali. La zona sud-orientale (essenzialmente corrispondente alla media valle del Sabato), che comprende la parte più bassa della città (Borgo Ferrovia e Pianodardine) insieme con il nucleo industriale e con il limitrofo comune di Atripalda (ma anche, allontanandosi dal capoluogo e risalendo il corso del Sabato, la piccola piana dove sorge il comune di San Michele di Serino), essendo adagiata in un fondovalle presenta escursioni termiche, sia giornaliere che annuali, più marcate: il fenomeno dell’inversione termica, che si verifica in condizioni di tempo stabile (cielo sereno, assenza di vento), fa sì che in questa zona, nonostante massime generalmente più elevate, le temperature minime siano mediamente più basse rispetto a quelle delle zone circostanti, e in autunno e inverno è più spesso causa di nebbie e gelate durante le ore più fredde della notte e del primo mattino. In conseguenza della crescente urbanizzazione, che attenua l’irraggiamento notturno, negli ultimi decenni si è tuttavia assistito a un complessivo ridursi del fenomeno descritto.

L’inverno avellinese risulta fresco (a Gennaio la media delle minime è di circa 3 °C e la media delle massime intorno ai 10 °C), con giornate miti e piovose che si alternano a giornate rigide ma in prevalenza asciutte: le prime sono associate a venti provenienti da ovest o sud-ovest, che si incanalano dal Mar Tirreno e risalgono il corso della Valle dell’Irno, facendo registrare, oltre a precipitazioni spesso abbondanti, temperature che non si discostano di molto da quelle delle località costiere; le seconde invece, tipicamente dominate da correnti di nord-est, si presentano irregolarmente nuvolose con addensamenti più compatti nella parte orientale, e sono caratterizzate da temperature decisamente più basse rispetto a quelle delle località costiere della Regione, le quali risultano più protette dall’Appennino e con tali correnti vedono solitamente giornate molto soleggiate. Le nevicate sono un fenomeno che ha cadenza pressoché annuale, ma con accumuli solitamente modesti nel centro cittadino, un po’ più significativi nelle zone collinari circostanti. Non sono mancati, tuttavia, eventi eccezionali come quello verificatosi nella notte del 3 febbraio 2012, quando sono caduti nel centro di Avellino circa 50 cm di neve[9].

Le stagioni intermedie sono brevi e presentano una spiccata variabilità, sempre dettata dall’alternanza delle correnti; la piovosità risulta comunque più accentuata in autunno che in primavera. Sebbene nei mesi di maggio e ottobre siano raggiungibili massime sui 30 °C, la bella stagione vera e propria va da giugno a settembre: si tratta di un periodo caldo e assolato, con una temperatura media in luglio e agosto (i mesi più caldi) di circa 23 °C nei settori più pianeggianti. È un’estate dai connotati spiccatamente mediterranei, con temperature alte e piogge scarse, senza tuttavia soffrire la siccità come accade in altre aree del Mezzogiorno. L’anticiclone delle Azzorre e l’anticiclone subtropicale africano garantiscono, come in tutta la Campania, condizioni di tempo stabile e soleggiato a lungo, portando a temperature anche superiori ai 35 °C e talora a tassi di umidità elevati. Se però durante le ondate di calore le massime possono anche essere superiori a quelle costiere, ove si presenta l’azione mitigatrice del mare, le temperature minime sono inferiori e raramente superano i 20 °C, garantendo così, in generale, una possibilità di refrigerio notturno ignota alle città litoranee.

INFORMAZIONI
Avellino
comune
La città al tramonto
Localizzazione
Stato Italia
Regione Campania
Provincia Avellino
Amministrazione
SindacoGianluca Festa (indipendente di centro-sinistra) dal 28-6-2019
Territorio
Coordinate40°54′55″N 14°47′23″ECoordinate40°54′55″N 14°47′23″E (Mappa)
Altitudine348 m s.l.m.
Superficie30,55 km²
Abitanti52 136[1] (31-7-2023)
Densità1 706,58 ab./km²
FrazioniBellizzi IrpinoPianodardinePicarelliValle-Ponticelli.
Comuni confinantiAiello del SabatoAtripaldaCapriglia IrpinaContradaGrottolellaManocalzatiMercoglianoMonteforte IrpinoMontefredaneOspedaletto d’AlpinoloSummonte
Altre informazioni
Cod. postale83100
Prefisso0825
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT064008
Cod. catastaleA509
TargaAV
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona D, 1 742 GG[3]
Nome abitantiavellinesi
Patronosan Modestino
Giorno festivo14 febbraio
P a n o r a m i W e b